Montelupo Albese è il luogo ideale per escursionisti, ciclisti e sicuramente anche per chi viaggia alla scoperta del vino.
Il paese si trova tra le due diverse facce delle Langhe. A sud c’è l’Alta Langa, con i suoi boschi e noccioleti; a nord invece si trovano le famose colline vitate delle Langhe, dimora del “Re” e del “principe” dei vini, il Barolo e il Barbaresco.
Per raggiungere il Sentiero del Lupo si può parcheggiare l’auto in Piazza Castello sulla cima del paese, dove si trova la Trattoria in Piazza. Dalla piazza potrete ammirare il paesaggio delle Langhe, le colline del Barbaresco a nord e i territori di Asti e Moscato a est. Allora, prima di proseguire per la vostra avventura sulle colline, passeggiate un po’ alla scoperta dei 28 murales dipinti sulle case del borgo. Ciascuno di loro rappresenta storie locali o racconti popolari che hanno come protagonista il lupo. Gli artisti locali hanno iniziato a dipingerli nel 2011 e poi hanno pensato di crearne di nuovi ogni anno. La scelta del soggetto non è stata casuale: il nome “Montelupo” ovvero monte del lupo si deve alla frequente presenza della specie Canis lupus italicus sul territorio
Anche il Sentiero del Lupo segue questo tema, con delle targhe metalliche che ne riproducono la forma per segnare il cammino tra vigneti e boschi. Il percorso può essere allungato o accorciato in base alla vostra resistenza come escursionisti grazie ai suddetti segnali che risultano molto facili da seguire.
Si può iniziare a piacere da uno dei due estremi del percorso scegliendo se prendere la destra o la sinistra una volta che si è giunti alla strada principale ai piedi della piazza. Vi consigliamo di proseguire per Via Ballerina verso sud, subito alla vostra sinistra e fare il percorso in senso orario: sarà la scelta migliore per gli amanti del vino che potranno visitare le cantine alla fine del viaggio. Chi prenderà la direzione opposta invece troverà un sentiero più facile, percorrendo il lato della collina in discesa.
Il Sentiero del Lupo si inerpica tra noccioleti, boschi di gelsi, sambuco e acacia e tra i vigneti con diversi punti da cui poter ammirare i paesaggi delle Langhe. Si inerpica tra piccoli paesini poco abitati abbelliti da rose, iris selvatici e ciliegi che durante la bella stagione sono carichi di frutti e colori. Borgata Brantegna, sita poco prima della metà del percorso(per chi intraprende il sentiero in senso orario), mostra con le sue cascine e la sua chiesa affascinanti esempi dell’architettura piemontese tradizionale. Per prendersi una pausa farà al caso vostro una sorgente naturale al lato del sentiero tra Cascina Bormida e Borgata Brantegna chiamata “Fonte Caudana”. Nascosto tra i noccioli c’è un ciabòt, piccolo edificio di mattoni, ben conservato; un segnale di guida un po’ nascosto vi indicherà la strada.
L’ultima parte del Sentiero del Lupo (sempre nel percorso in senso orario ) scende verso una fresca radura e la sua cascatella per poi offrirci una ripida salita. Qui, nella parte più a nord del cammino, è dove si concentrano vigneti e cantine. Molte di queste viti sono di dolcetto, ma potrete incontrare anche chardonnay e arneis. Montelupo e la vicina Rodello producono alcuni dei migliori esempi di Dolcetto d’Alba. Noterete ai piedi delle viti come al posto delle rose qui i viticoltori usino i carciofi per segnalare eventuali malattie delle viti.
![](http://blog.langadelsole.it/wp-content/uploads/2020/04/montelupo-albese.jpg)
![](http://blog.langadelsole.it/wp-content/uploads/2019/02/Logo-Langa-del-Sole.png)
Post a cura della Redazione di Langa del Sole